Ecco la poesia più famosa di un grandissimo poeta italiano, Giosuè Carducci.
San Martino
di Giosuè Carducci
La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
San Martino Cantata da Fiorello
Nella prima strofa il poeta descrive il paesaggio autunnale dove la nebbia copre gli alberi spogli bagnandoli di minuscole goccioline e, a causa del vento maestrale, il mare è agitato e spumeggiante ed infine il rumore delle onde forma delle urla spaventose. Nella seconda strofa, invece, il poeta mette in risalto la differenza tra la tristezza della natura e la felicità delle persone semplici. Infatti ci descrive che nel paese si sente l'aspro odore del vino fermentato che rallegra lo stato d'animo delle persone che hanno dovuto lavorare duramente nei campi per far crescere l'uva che poi è stata raccolta...