venerdì 11 novembre 2016

San Matino 11 Novembre

Ecco  la poesia più famosa di un grandissimo poeta italiano, Giosuè Carducci.
San Martino 
di Giosuè Carducci

La nebbia a gl'irti colli 
Piovigginando sale, 
e sotto il maestrale 
urla e biancheggia il mar; 

Ma per le vie del borgo 
dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor dei vini 
l'anime a rallegrar. 

Gira su' ceppi accesi 
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando 
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi 
stormi d'uccelli neri, 
com'esuli pensieri, 
nel vespero migrar. 

San Martino Cantata da Fiorello



Nella prima strofa il poeta descrive il paesaggio autunnale dove la nebbia copre gli alberi spogli bagnandoli di minuscole goccioline e, a causa del vento maestrale, il mare è agitato e spumeggiante ed infine il rumore delle onde forma delle urla spaventose. Nella seconda strofa, invece, il poeta mette in risalto la differenza tra la tristezza della natura e la felicità delle persone semplici. Infatti ci descrive che nel paese si sente l'aspro odore del vino fermentato che rallegra lo stato d'animo delle persone che hanno dovuto lavorare duramente nei campi per far crescere l'uva che poi è stata raccolta...